DALILA BELATO

Dalila Belato vive e lavora a Palermo. Consegue il diploma presso l’istituto d’arte e successivamente dedica i suoi studi al restauro lapideo, continuando a mantenere vivo l’interesse per la scultura e il modellato. Si dedica allo studio dell’anatomia umana attraverso la realizzazione di opere raffiguranti parti del corpo, volti, reinventando un linguaggio universale, ma al contempo personale e innovativo. Le sue sculture sono realizzate attraverso tecniche miste, materiali ibridi, ottenendo diverse patine che riportano al bronzo, al marmo, al ferro. Vincitrice del premio Expo curata da Vittorio Sgarbi sezione scultura a Varedo (MI) 2015.

La ricerca di Dalila si concentra sull’ essenza della persona e sui tratti che contraddistinguono I’ individuo nella sua singolarita’ , questi rappresentano i capisaldi dell’ estetica di Dalila Belato, che modella busti e volti, sia maschili che femminili, prestando particolare attenzione nel cogliere le sfumature piu’ minute delle espressioni, imprigionandole nella resina, grazie alla tecnica del calco dal vivo.

Il candore lattiginoso del materiale che costituisce la parte umana delle sculture, allude anche alle qual ita’ morali della persona, alla sua purezza e limpidezza interiore. Tale perfezione e’ riflessa anche attraverso gli elementi che provengono dal mondo naturale: api e farfalle, insetti e favi, che si intrecciano e sovrappongono all’ elemento umano. Ad esempio le ali di farfalla realizzate con foglia d’ argento e smalti , invitano l’ osservatore a rallentare, per studiarli nei minimi particolari e apprezzarne la perfetta architettura. Ma questa dicotomia di elementi: bianco/ colore , micro/macro, dentro/fuori, umano /animale e’ solo una falsa contrapposizione : infatti gli insetti sembrano appartenere ai volti stessi, ne sono parte integrante. Dalila Belato sembra qui suggerire la necessita’ di recuperare una dimensione naturale del vivere, dove poter andare all’ essenza e alla purezza delle emozioni e concentrarsi sulla perfezione, formale e funzionale, di quanto ci circonda.